
Cosa significa essere creativi?
Essere creativi significa lasciarsi andare, osare, uscire fuori dagli schemi, trovare soluzioni alternative, sperimentare ma non solo. La creatività è spesso l’arte di dare nuova forma a ciò che già esiste. Si crea dal nulla e si crea dalle briciole, si crea anche quando si prende qualcosa di già codificato e lo si rimodella affinché diventi qualcosa di nuovo. Ci sono milioni di canzoni al mondo che parlano d’amore, di separazione, di lontananza, di passione, di abbandono eppure ogni canzone lo fa a modo suo. La storia è sempre la stessa eppure ogni volta diversa. Da “Marco se ne è andato” ne La Solitudine della Pausini a “Perdere l’amore” di Ranieri, la storia è che “Quando finisce un amore” di Riccardo Cocciante è un po’ come morire.. e su questo struggimento quanti componimenti sono stati scritti e interpretati? Eppure ognuno lo fa con la propria voce, con il proprio stile, con l’anima e la verità di un dolore, di un momento immortalato per sempre. Dunque essere creativi non vuol dire necessariamente fare o dire qualcosa che non sia ancora stato detto, magari ciò che avete da dire è stato detto un milione di volte ma nessuno l’ha ancora detto o interpretato con la vostra voce, col vostro punto di vista unico e personale. La creatività risiede nel trovare la propria voce, nello sviluppare un punto di vista critico su un determinato fatto, evento o argomento, nella capacità di osservare, elaborare, spiegare ed interpretare quel dato fatto, evento o argomento in modo personale. Essere creativi richiede impegno, attenzione, curiosità, interesse per le cose, per le persone, per la vita. Senza quella scintilla vitale, senza la vitalità della curiosità non può esistere creatività. La creatività è un’attitudine propria dell’essere umano ed è la possibilità di realizzare concretamente i prodotti della mente e trasformarli in pezzi d’arte: un quadro, un libro, una canzone sono tutti prodotti della mente, della fantasia, della creatività dell’essere umano. Allenare la creatività equivale a mantenere vivo lo spirito, così come l’attenzione e la curiosità verso se stessi e gli altri. Vuol dire uscire dalla modalità “pilota automatico” ed iniziare a produrre.
Vuoi sapere come sviluppare la creatività?
Comincia col farti domande. Tutti i giorni. Su qualsiasi argomento. Chiediti ad esempio: perché gli struzzi nascondono la testa sotto la sabbia? Perché d’autunno le foglie cambiano colore? Perché gli elefanti hanno le orecchie così grandi? Perché alcune persone hanno le lentiggini? Ognuna di queste domande avrà una risposta scientifica, valla a cercare e soddisfa la tua curiosità Ma prima prova a darti delle risposte, tutte quelle che ti vengono in mente! Lascia libera la fantasia come quando eri bambino ed eri la creatività in persona! Il grande scrittore Gianni Rodari diceva: La creatività ci rende liberi!
“La creatività è insita nella natura umana ed è quindi alla portata di tutti. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”.
La grammatica della Fantasia
Nel suo libro “Grammatica della fantasia” , Rodari ci insegna l’arte di raccontare storie. L’obiettivo del libro è quello di sviluppare una “Fantastica”, ovvero la disciplina che studia la fantasia. Perché la fantasia? Perché creare storie? Perché l’essere umano ne ha bisogno, perché fa parte della nostra essenza sin dai tempi in cui disegnavamo geroglifici sulle pareti delle caverne.
L’uomo è tale perché crea.
La fantasia non è solo per i bambini, certo noi adulti abbiamo tanto da imparare da loro ma non dobbiamo dimenticare che dentro ogni adulto c’è ancora un po’ assopita quella fantasia, quella libertà creativa che dobbiamo saper accogliere, sviluppare, rispolverare ed infine utilizzare.
Lettura Consigliata: Gianni Rodari, La grammatica della fantasia