Il Tuo sito per Scrivere Canzoni: lezioni online

Se stavi cercando un sito per scrivere canzoni, sei nel posto giusto! Qui troverai tutto ciò che devi sapere per iniziare a scrivere le tue canzoni!

Nella sezione Lezioni Gratuite, troverai una serie di articoli e risorse totalmente gratuite. Entra nel modo del Songwriting.

ScrivereCanzoni.com è il sito per scrivere canzoni N °1 in Italia!

Gli articoli affrontano diversi argomenti: l’armonia, la composizione musicale, la scrittura creativa, la metrica e i versi, l’analisi testuale, l’ispirazione e la creatività e non ultima la pratica delle tecniche di scrittura più efficaci.

In che cosa consistono le lezioni?

ScrivereCanzoni.com offre lezioni di Songwriting in modalità Fad (Formazione a distanza) con l’ausilio di materiale didattico (audio, video, e-book e pdf) da scaricare e Lezioni Live Online con gli insegnanti per progredire nel processo di composizione e scrittura lavorando sui brani dei Songwriter.

Puoi cominciare a leggere gli articoli dal sito per scrivere canzoni in modo semplice ed efficace. Puoi farti un’idea dei contenuti delle lezioni e dei prodotti. Troverai alcuni estratti dal manuale ScriviTi una Canzone (2009) e alcuni video tutorial che trovi anche sul nostro Canale Youtube.

Qui di seguito la lista delle lezioni gratis di Songwriting:

Lezione #1: 13 Consigli per Scrivere il Titolo di una Canzone

Lezione #2: La Creatività

Lezione #3: Il Principio di Universalità e lo Stile di Mahmood

Lezione #4: Gli Strumenti del Songwriter

Lezione #5: Come Diventare un Songwriter

Lezione #6: Prima il Testo o la Musica?

Lezione #7: Che Tipo di Songwriter sei?

Lezione #8: Come Scrivere una Canzone

Lezione #9: 14 Consigli per Arrangiare una Canzone

Lezione #10: Sviluppare lo Stile

Gli Strumenti del Songwriter

Ogni Songwriter necessita di alcuni strumenti per poter praticare e creare la propria arte. Vediamo insieme quali sono gli strumenti dell’autore di canzoni.

Primo fra tutti un registratore audio! Sempre presente nell’armamentario di ogni songwriter, il registratore può rivelarsi il migliore amico di ogni creativo perché consente di “salvare” e appuntarsi le idee musicali. Il registratore può benissimo essere anche il nostro smartphone! Non vogliamo che un frammento significativo che ci viene a trovare all’improvviso possa svanire nel nulla. Può succedere infatti di essere colti dall’ispirazione nei momenti meno opportuni o quando meno ce lo aspettiamo: in fila alla cassa del supermercato, in macchina in mezzo al traffico, in classe o durante una cena. In questi casi è sempre meglio registrare il nostro frammento melodico, salvarlo e tornare a lavorarci con più calma non appena possibile.

Un quaderno o un’app di scrittura, sia per scrittori analogici che digitali, è necessario avere un qualsiasi mezzo di scrittura per appuntare le frasi, le idee, gli spunti così come accade per i nostri frammenti melodici. Scrivere i testi richiede tempo e dedizione è importante scegliere il mezzo di scrittura che più si adatti alle nostre esigenze di natura estetica o pratica. Ci sono autori che scrivono sui quaderni, altri sul proprio laptop, altri ancora prediligono lo smartphone. Qualsiasi strumento va benissimo basta scrivere!

Una volta buttata giù l’idea, sistemato il contenuto e messo a fuoco il pezzo, vi serve una demo.

Oggi è sempre più facile e alla portata di tutti riuscire a realizzare una buona demo, spesso non è necessario saper suonare uno strumento. Molti cantautori e autori compongono i brani solo con la propria voce senza conoscenza della teoria musicale. Michael Bublè ha confessato, in un’intervista, di essere tra questi.

Ad ogni modo suonare uno strumento è qualcosa che dà soddisfazione ma si può scrivere un brano anche senza suonarne nessuno grazie all’utilizzo di software e App di produzione musicale come Garage Band o Logic Pro che contengono dei loop ovvero delle librerie di suoni già preconfezionati e adattabili a qualunque stile musicale. Certo in questo caso è necessario un minimo di dimestichezza con questi potenti mezzi ma si tratta di software e App davvero molto facili da usare.

Per quanto riguarda la registrazione della voce ciò di cui dovete munirvi è una scheda audio e un microfono a condensatore se registrate con un software come Logic pro, Garage Band o Studio One e un computer, altrimenti potete optare per un microfono usb come quelli della I-Rig da utilizzare col vostro smartphone o ipad.

Se pensate di non avere tempo né pazienza per produrre da soli la vostra demo potete sempre rivolgervi ad un servizio di produzione musicale online come Arrangiamenti-Musicali.it e una demo professionali a costi contenuti.

Se invece siete tra quelli che suonano uno o più strumenti ecco qui qualche consiglio!

Gli strumenti musicali possono contenere un bagaglio incredibile di informazioni emotive e ci sono due modi principali che possono essere usati per trarre vantaggio dalla strumentazione:

Tradizione vs Sperimentazione

1.Scegliere di raggruppare strumenti che tradizionalmente sono legati ad uno stile, un’area geografica, un genere musicale.

2.Sperimentare mischiando strumenti anche lontani fra loro

Tradizione: Mondi musicali già codificati e riconoscibili.

Esempio Classic Rock – per dare un sapore rock ad una canzone, il primo passo e scegliere di suonarle con due chitarre elettriche, un basso ed una batteria. Immediatamente il mix di suoni richiamerà alla mente dell’ascoltatore l’universo rock e tutti i sentimenti che gli sono legati come ribellione, passione, vita on the road.

Esempio Standard Jazz –  per gli amanti del Jazz, della raffinatezza potremmo scegliere un quartetto jazz, con un piano, un sassofono, un contrabbasso e la batteria.

Chiediti sempre: Quali sentimenti sono più affini al significato della tua canzone?

Sperimentazione – Mondi musicali da esplorare.

Il fatto che i singoli strumenti si portino dietro un bagaglio di sentimenti nell’immaginario collettivo può dare quel tocco in più di carattere alla tua canzone.

Ad esempio Ligabue in Non è Tempo per Noi inserisce in una canzone rock un assolo di banjo che la rende unica, diversa.

Inoltre si accoppia con lo spirito della canzone visto che il banjo è “fuori moda e fuori posto” 🙂 almeno apparentemente! Non è Tempo per Noi e non lo sarebbe neanche per il banjo eppure…

Se vuoi approfondire questo ed altri temi Scarica l’e-book ScriviTi Una Canzone o leggi gli altri articoli gratuiti.

Come Diventare un Songwriter

Il Songwriter è colui o colei che scrive canzoni. Può essere un autore di testi, un compositore o entrambe le cose. Generalmente con songwriter s’intende qualcuno che sia in grado di scrivere una canzone completa, fatta di musica e parole. Come per ogni altra forma artistica, ci vuole talento, attitudine e preparazione. Il Songwriting oltre ad essere un’espressione artistica è anche una professione a tutti gli effetti.

Qui di seguito troverete le 6 Regole d’oro per diventare dei Bravi Songwriter!

  1. Ascoltare Musica. Può sembrare banale ma per essere un buon songwriter bisogna prima aver ascoltato tanta musica, avere passione, curiosità ed interesse per tutto ciò che concerne la scrittura, la composizione e l’ascolto della musica.
  2. Imparare il Mestiere. Apprendere le tecniche di scrittura e composizione musicale. Conoscere i generi musicali, gli stili, come strutturare una canzone, approfondire lo studio di uno strumento e l’uso di programmi di produzione musicale o notazione
  3. Scrivere di ciò che si conosce. E’ sempre bene cominciare con lo scrivere qualcosa che possa almeno in parte essere autobiografico, autentico, sentito.
  4. Affinare i propri strumenti e trovare il proprio stile, la propria strada, la propria voce.
  5. Produrre demo dei propri lavori musicali, realizzare una sorta di libreria musicale con tutti i brani scritti e composti, da presentare ad etichette, artisti, compagnie pubblicitarie o da pubblicare da indipendenti.
  6. Brandizzare e imparare l’arte del Marketing. Ultimo e non meno importante step che richiede tanto impegno quanto per il processo produttivo.

Vediamo queste regole nel dettaglio:

Imparare il mestiere ovvero la tecnica. Seguire uno o più corsi di armonia, teoria musicale, di uno strumento, di scrittura creativa e corsi specializzati in songwriting.

Scrivere di ciò che si conosce è il primo passo per addentrarsi nella scrittura senza commettere passi falsi. L’ascoltatore desidera conoscere la vostra verità non quella di qualcun altro, parole riportate, frasi fatte sono sempre da evitare perché verrebbe meno quel rapporto di comunicazione reale tra chi scrive e chi ascolta un brano.

Affinare i propri strumenti: è qualcosa che arriva con la pratica e l’esperienza. Più si scrive, più è possibile trovare la propria voce, il proprio stile distaccandosi eventualmente dai modelli precedentemente assimilati e utilizzati come starting point. E’ altrettanto importante allargare il proprio campo di abilità nelle diverse discipline che compongono l’arte del songwriting: scrittura, composizione, teoria musicale e notazione, abilità con i programmi musicali.

Produrre demo. Una volta scritte e composte le canzoni, queste devono anche essere registrate, prodotte per essere ascoltate. E’ necessario dunque avere un minimo di dimestichezza con vst, librerie di suoni e software di produzione audio. Anche qui è possibile seguire un corso di Music Production o rivolgersi a servizi di realizzazione demo, ovvero arrangiamenti musicali di brani originali.

Brandizzare. Ultimo faticoso step ma indispensabile per farsi conoscere e riconoscere. Sapere come e dove promuovere un prodotto musicale è indispensabile per vedere i frutti del duro lavoro svolto in questo processo creativo e produttivo che é il songwriting. L’ideale è farsi un’idea di come funziona il marketing musicale, frequentando un corso di Music Marketing o leggendo a riguardo. Per aiutarvi a farvi un’idea di ciò che significa ecco qui la mini guida di Music Marketing da scaricare direttamente sul vostro computer. Basta cliccare qui:

5 Idee di Music Marketing

Prima il Testo o la Musica?

La domanda che molti si pongono all’inizio dell’avventura nel mondo della scrittura di canzoni è: Da dove comincio? Dal Testo o dalla Melodia?

La risposta è semplice: puoi fare entrambe le cose. Ci sono canzoni che nascono come frammenti melodici su cui solo successivamente vengono scritte le parole viceversa capita altrettanto spesso che abbiamo un testo da musicare. In entrambi i casi il lavoro del songwriter consiste nel far si che musica e parole e nello specifico note e sillabe combacino perfettamente.

Si tratta comunque di due approcci diversi che danno risultati simili ma lievemente differenti, in alcuni casi.

Approccio Testuale: avviene quando ci troviamo a dover musicare un testo. In questo caso il risultato potrebbe prediligere la qualità del testo rispetto alla melodia, soprattutto per un songwriter che si trovi agli esordi. Questo perché non avendo un tema musicale già composto, il songwriter si ritroverà ad accompagnare e servire il testo con melodie che possono non essere memorabili o mancare di un forte hook (gancio melodico) in compenso il testo potrebbe essere la parte forte e avere una forte carica narrativa.

Approccio Musicale: succede quando abbiamo una melodia su cui dobbiamo mettere le parole. Il contenuto melodico in questi casi è più coerente e coinvolgente, ben strutturato. Il rischio è di “trovare” parole riempitive e poco significative. 

La tecnica del Songwriting consiste proprio nel saper comporre una musica che si adatti perfettamente alla metrica di un testo o viceversa nello scrivere un testo che si adatti perfettamente alle note della melodia.

L’ideale infatti è avere una canzone che sia accattivante dal punto di vista musicale e melodico e significativo dal punto di vista testuale.

Perciò occorre impegnarsi in entrambe le direzioni. Per la parte testuale puramente tecnica, la poesia ci insegna le regole che dobbiamo conoscere per scrivere un buon testo che sia facilmente musicabile. Ci occorrerà quindi rispolverare i versi, gli accenti e le sillabe metriche. Per i contenuti dobbiamo affidarci alla creatività ed allenarla!

Analogamente per la parte musicale dovremo familiarizzare con il fraseggio, la battute, le pause e gli accenti forti e deboli di una melodia.

Parole e Musica devono viaggiare insieme, sulla stessa lunghezza d’onda, con lo stesso mood, lo stesso sentimento.

Nel manuale ScriviTi una Canzone troverai tutto ciò che ti serve per scrivere testi e musica in metrica. 

Sia che tu sia un autore, sia che tu sia un compositore una volta seguito il metodo e gli esercizi del manuale sarai in grado di scrivere una canzone perfetta.

Che tipo di Songwriter sei tu? Scrivicelo qui sotto nei commenti!

13 Consigli per Scrivere il Titolo di una Canzone.

Il Titolo di una Canzone è una parte importantissima della presentazione di un brano, specie se pensiamo ad alcuni fattori come lo streaming o l’invio di demo alle etichette discografiche.

E’ dal titolo che si gioca la possibilità di far “cliccare” le persone su quel determinato brano in base all’interesse che quel titolo riesce a suscitare.

Provate per un attimo ad immaginare di essere un discografico, un produttore che riceve decine e decine di demo al giorno da parte di aspiranti autori e cantautori. Il discografico in questione si ritrova una marea di nomi e titoli da riprodurre. Gli sottopongono due titoli e siccome è stanco ne riprodurrà solo uno tra: Perché ti amo o Ringo Starr.

Quale titolo avrà secondo voi più possibilità di incuriosire il discografico?

E’ evidente che sin dal titolo è necessario catturare l’attenzione a meno che non siamo già artisti affermati ma soprattutto all’inizio, quando occorre farsi strada nel mondo del songwriting è necessario essere creativi, incuriosire, agganciare il pubblico sin dal titolo.

E allora ecco qui riassunti, attraverso l’ausilio di esempi noti, 13 consigli per scrivere un buon titolo per una canzone:

  1. Titolo a parola unica spesso un aggettivo *
    Ci si chiede a chi o cosa quell’aggettivo possa essere riferito.
    Esempi: Meraviglioso Negramaro, Sincero Bugo/Morgan, Azzurro Celentano, Pigro Ivan Graziani. A volte il titolo con aggettivi può essere composto da più di una parola è il caso di Piccola e Fragile di Drupi, Così Celeste Zucchero, Stupendo fino a qui Alessandra Amoroso.

  2. Titolo con Metafore *
    Figura retorica che accosta due parole. Parole di Burro Carmen Consoli,  Light my fire The Doors, Vivere a colori Alessandra Amoroso, Piccola Stella Senza Cielo, Ligabue

  3. Titolo con Similitudine *
    Come la metafora ci consente di accostare due concetti ma necessita dell’avverbio di paragone.
    Come Musica Jovanotti, Come le onde The Kolors feat JAx, Come il Sole All’Improvviso, Zucchero.
  4. Titoli che indicano luoghi precisi*
    Sweet Home Chicago, Sweet Home Alabama, Kansas City, Netbush City Limits Tina Turner, Napul è Pino Daniele, Lasciarsi un giorno a Roma Niccolò Fabi, Portaportese Claudio Baglioni.
  5. Titoli con l’uso della Sinestesia *
    Accostamento di vocaboli che appartengono a organi di senso diversi.
    L’ora è buia Verdena.
  6. Accostare termini apparentemente non correlati *
    E’ uno dei modi indubbiamente più efficaci per attirare l’attenzione, l’importante è che nel testo poi si sveli l’associazione e la correlazione tra i due termini.
    Bambolina e Barracuda Ligabue, Pomezia + Amarena Calcutta.
    Lo spettatore non ama essere preso in giro dunque usate questo tipo di tecnica se anche il testo in qualche modo si presta al “gioco”.
  7. Titoli con Antitesi * ovvero vocaboli dal significato opposto
    Black or White Michael Jackson, Father and Son Cat Stevens, Verofalso Paolo Meneguzzi.
  8. Titoli con una Connotazione Temporale *
    Canzoni che indicano una data, un mese dell’anno, un giorno, ecc.
    29 Settembre Battisti/Mogol, Novembre Giusy Ferreri, 4 Marzo 1943 Lucio Dalla, November rain Guns’n’Roses, 7e40 Battisti/Mogol.
  9. Titolo con Ossimoro * ovvero vocaboli contrari per esprimere lo stesso significato.
    The sound of silence Simon&Garfunkel, La voce del silenzio Massimo Ranieri.
  10. Titoli con Nomi di Persona *. La lista è infinita. Può non essere il modo migliore per catturare l’attenzione ma è sicuramente una delle vie preferite degli autori quando dedicano una canzone ad una singola persona.
    Diana Paul Anka, Irene Pinguini Tattici Nucleari, Maria Blondie, My Sharona The Knack, Gabri Vasco.
  11. Titoli con Iperbole * ovvero esagerazioni volontarie operate dall’artista.
    Il Cielo in Una Stanza Gino Paoli, Almeno Tu nell’Universo Mia Martini.
  12. Titoli con neologismi o giochi di parole *
    Uno degli esempi storici è Malinconoia di Marco Masini o Svalutation di Celentano. Si tratta di una tecnica che richiede creatività e soprattutto lasciare libera la fantasia. Tra i giochi di parole possiamo ricordare Iodio dei Bluvertigo, La banalità del mare Pinguini Tattici Nucleari, Born to be Abramo Elio e le Storie Tese.
  13. Titoli che iniziano col Se…* ovvero quei titoli che pongono un interrogativo e che fanno restare l’ascoltatore in ascolto per sapere come finisce la frase.
    Se io se lei Biagio Antonacci, Se stiamo insieme Cocciante, Se Telefonando Mina, Se tu non torni Miguel Bosé, Se tu fossi qui Pino Daniele, Se mi vuoi Pino Daniele.

E qui la nostra personale lista dei titoli più strani e fantasiosi della storia capaci di catturare l’attenzione a prima vista:

L’era del Cinghale Bianco, Battiato
Hanno ucciso l’Uomo Ragno, 883
Il mare impetuoso al Tramonto salì sulla luna e dietro una tendina di stelle… Zucchero
Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall’Azione Cattolica, Zucchero
Smell like Teen Spirit, Nirvana
Shine on You Crazy Diamond, Pink Floyd
Disperato Erotico Stomp, Dalla
Non si esce vivi dagli anni ’80, Afterhours
Il Vitello dai Piedi di Balsa, Elio e le Storie Tese
Il più Grande Spettacolo dopo il Big Bang, Jovanotti

Che Tipo di Songwriter Sei?

In questa lezione parliamo di Tipi di Songwriter! 

Ogni artista ha un mondo creativo tutto suo, uno stile personale, un modo comunicativo peculiare, un approccio differente. Eppure ci sono delle caratteristiche comuni a molti Songwriter che ci consentono di stilare una lista, un indentikit se vogliamo dei Tipi di Songwriter e magari provare a capire se anche noi rientriamo in una di queste categorie.

Songwriter Ermetico: è quel songwriter che predilige testi impegnativi, evocativi, poetici non sempre immediatamente comprensibili, pieni di significati. Questo tipo di songwriter generalmente scrive prima il testo e poi la musica, perché la musica deve essere al servizio dei suoi testi. Tra gli esponenti dei Songwriter ermetici figurano Franco Battiato, Morgan, De Gregori. I loro testi necessitano spesso riletture e approfondimenti per essere compresi fino in fondo e si prestano a diverse interpretazioni.

Songwriter Inglesista: è quel songwriter che ama inserire nei suoi testi parole straniere soprattutto inglesi. Primo fra tutti Zucchero e la maggior parte dei cantanti rapper o di musica trap.

Songwriter Ribelle: è quel songwriter quasi sempre cantautore, tipicamente rock, che usa parole semplici, espressioni colloquiali, intercalari e melodie facilmente fruibili. E’ il caso di Vasco Rossi, Gianluca Grignani, Luciano Ligabue.

Songwriter Intellettuale: al contrario del Songwriter Ribelle, utilizza un linguaggio aulico, difficile con termini precisi e mai lasciati al caso. Tra questi figurano Carmen Consoli, Jannacci, Giorgio Gaber.

Songwriter Irriverente: è quel songwriter che scrive testi pieni di provocazioni, nonsense, giochi di parole. Le sue canzoni sono brillanti, ironiche, spesso critiche nei confronti della società ma col sorriso. Tra questi ricordiamo Ivan Graziani, Rino Gaetano, Elio e le Storie Tese.

Ti riconosci in qualcuna di queste categorie? Scrivicelo qui sotto nei commenti!

Come Scrivere una Canzone?

Quando si scrive una canzone ci sono alcune cose che occorre tenere in considerazione. Scrivere canzoni richiede diverse abilità e può essere d’aiuto mettere in ordine le idee e seguire un metodo step by step che ti agevoli nel lavoro di composizione e scrittura.

Cominciamo dall’Incipit. Un modo efficace per scrivere una canzone potrebbe essere quello di iniziare a scrivere partendo da un incipit dato per: situazione, anticipazione, domanda, provocazione, ambientazione, richiesta, connotazione temporale, similitudine e dettaglio.

Se non hai ancora letto il Report 10 Tecniche per l’Incipit ti consiglio di scaricarlo gratuitamente a questo link:

Una volta scritto l’Incipit, che presumibilmente sarà la nostra strofa, possiamo dedicarci a cercare un titolo efficace che sarà a sua volta contenuto nel ritornello.

Ti consiglio di leggere per questa fase: 13 Consigli per Scrivere il titolo di una Canzone

A questo punto è il momento di comporre il ritornello che dovrà contenere l‘hook della nostra canzone, oltre al titolo del brano.

Che cos’è un hook? Un hook è un frammento melodico/ritmico che non può mancare all’interno di una canzone perché esso è ciò che dà carattere e connotazione al brano. E’ la parte che tutti ricordano di una canzone.

Hook significa Gancio ovvero una frase testuale o melodica memorabile capace di agganciare l’ascoltatore sin dal primo ascolto. L’hook può anche essere un riff come per il riff di basso di Under Pressure o l’intro di Eye of the Tiger dei Survivor.

Giro di accordi. Allenati su un giro di accordi puoi farlo con delle basi musicali che trovi su Youtube o se suoni uno strumento, prova a suonare in loop quel giro lasciandoti trasportare dall’armonia.

Trova dei Partner. Se sei un autore ma non componi la musica o al contrario se sei un compositore ma non scrivi testi, prova a trovare delle collaborazioni. Molti autori si avvalgono della collaborazione di compositori per scrivere canzoni. Pensiamo solo alla coppia musicale più famosa della storia Battisti/Mogol dove uno componeva le melodie e l’altro i testi! Oppure puoi sempre affidarti a dei servizi di produzione musicale online come Arrangiamenti-Musicali.it dove puoi inviare i tuoi testi perché siano musicati o viceversa inviare le tue melodie affinché gli autori trovino il testo giusto per la tua musica!

Impara ad usare i software di produzione musicale. Puoi usare Garage band, Logic pro, Studio One, Cubase, Pro Tools. Qualunque software tu decida di usare, sarà come il tuo partner musicale virtuale per quanto riguarda la parte della composizione! Oggi viviamo in un mondo in cui la tecnologia ci consente di creare musica anche senza suonare uno strumento reale, grazie ai VST ovvero Virtual Studio Technology. Utilizzare questa tecnologia può sembrare difficile all’inizio ma basta seguire un corso di Music Production per avere accesso a questa grandissima risorsa e familiarizzare con questa tecnologia.

Fai ascoltare le tue canzoni. Puoi chiedere dei feedback agli studi musicali, alle etichette discografiche, ad esperti del settore. Puoi pubblicare le tue canzoni e farle ascoltare attraverso i social e piattaforme di streaming ma prima assicurati di averle confezionate al meglio delle tue possibilità per evitare di postare, pubblicare o diffondere canzoni che non siano a fuoco, complete e credibili.

14 Consigli per Arrangiare una Canzone

Dopo aver composto la canzone è necessario trovarle un vestito adatto! Ecco quindi 14 consigli per Arrangiare una Canzone. Entra in gioco a questo punto il lavoro dell’arrangiatore che può essere il Songwriter o una figura professionale ingaggiata per creare l’arrangiamento. 

  1. Impara dagli esperti, studiando attentamente le loro produzioni;
  2. Studia un po’ di teoria della musica e music production con manuali e corsi.
  3. Trova la tua strada tra tradizione e sperimentazione. Segui la linea di un arrangiamento standard e poi prova a sperimentare qualcosa di diverso dal solito e inaspettato;
  4. Definisci il tuo target: chi ascolterà i tuoi brani?
  5. Assicurati che la canzone abbia già una struttura definita prima di passare all’arrangiamento.
  6. Assicurati che l’arrangiamento non copra o affossi la melodia.
  7. Cura in modo particolare l’intro: gli ascoltatori tendono a giudicare fin dai primi secondi;
  8. Evita la ripetizione estrema, la monotonia ma differenzia le sezioni musicali per esempio, per dinamica e interruzioni;
  9. Lavora sul motivo: se il tuo obiettivo è creare una canzone mainstream, cioè che risuona in testa per ore, devi curare parole e melodie in modo particolare, e cercare di utilizzare giri di accordi semplici;
  10. Se vuoi creare una canzone mainstream cerca di far cominciare la parte “forte” del brano (che tipicamente è il ritornello) il prima possibile, cioè entro i primi 30 secondi del brano. Regola d’oro dei produttori di musica pop rock;
  11. Quando registri uno strumento, registrane più versioni, o take, in modo da poter scegliere quella migliore;
  12. Va bene arricchire l’arrangiamento ma attento a non mettere troppi strumenti e frasi musicali: se aggiungi troppi strumenti, il rischio è che si coprano a vicenda, creando una sgradevole confusione. Ricordati il meno è più!
  13. Chiedi sempre feedback (pareri e consigli a terzi), in modo da vedere il tuo lavoro da più prospettive;
  14. Se ti accorgi che ci sono passaggi troppo complicati o cose che non riesci a fare trova collaboratori o rivolgiti ad uno studio professionale.

Se desideri approfondire l’argomento scarica la guida di approfondimento Come Arrangiare Una Canzone compilando il form qui sotto:

Se hai bisogno di consigli per comporre e scrivere una canzone

Visita il sito: www.scriverecanzoni.com

Se invece hai bisogno di realizzare un arrangiamento

Visita il sito www.arrangiamenti-musicali.it

Sviluppare lo Stile

Trovare il proprio stile è l’obiettivo di ogni Songwriter. Lo stile rappresenta la voce dello scrittore e quindi del songwriter, dell’autore, del compositore, del cantautore. Lo stile non si può imitare è qualcosa di unico, irripetibile esattamente come il timbro di una voce. Imitare lo stile di qualcun altro sarebbe come copiare la voce di qualcun altro ovvero una caricatura!

Nessun Songwriter aspira ad essere la caricatura di qualcun altro, la brutta copia di un artista. Ogni Songwriter dovrebbe aspirare ad essere un artista unico ed irripetibile. Per questo lo stile non si impara, non si può emulare ma si sviluppa! E cambia col tempo così come cambiamo noi. E aggiungerei per fortuna!

Quanti di noi rileggendo le cose che abbiamo scritto in gioventù non si rispecchiano più, non tanto nei fatti descritti quanto nel modo in cui abbiamo esposto i fatti? Crescendo la nostra voce cambia, il nostro stile cambia perché maturiamo, facciamo nuovo esperienze e dunque il nostro stile ovvero il modo in cui diciamo, narriamo, esprimiamo, sveliamo cambia, matura, si evolve.


Guarda la Video Lezione sullo Stile

Catturare l’Ispirazione

Trovare l’ispirazione, catturare i “semi” creativi

La domanda più frequente sulla scrittura di canzoni è: “Prima le parole o la musica?”

Alcuni songwriter preferiscono iniziare le loro composizioni dal testo altri dalla melodia altri partendo dagli accordi. Tutte tecniche validissime. Ma ciò che in realtà si omette quasi sempre di dire è che ancor prima di iniziare il processo compositivo, c’è un altro aspetto che il songwriter deve considerare ossia l’ispirazione che molto spesso lo porta ad avere una serie di idee, frammenti o quelli che mi piace chiamare “semi” di una canzone.

Ed è dai semi che dobbiamo iniziare il nostro lavoro poiché essi sono il principio e la base del processo creativo. A quanti di noi è capitato di fischiettare un motivetto che si è formato nella nostra mente e di volerlo catturare subito magari con una nota vocale sullo smartphone o di pensare ad una frase che abbiamo annotato sulla nostra agenda?

Tutto questo materiale è fondamentale per poter produrre delle canzoni. Quindi il primo passo da compiere è quello di saper cogliere e riconoscere un seme quando ci viene in mente e di saperlo subito catturare per non perderlo poiché da ognuno di quei semi, se piantato per bene e coltivato, potrà nascere la nostra canzone.

Una volta catturate le nostre idee su un taccuino, sul cellulare, su un quaderno, occorre resistere alla tentazione di “incollare” subito a questi semi del materiale inutile, riempitivo o addirittura dannoso che rischierebbe di farci allontanare dalla nostra idea iniziale.

Spesso infatti il processo compositivo, con la conseguente razionalizzazione del materiale raccolto, porta il songwriter fuori pista perché spesso l’istinto del compositore/scrittore è quello di completare la propria opera nel più breve tempo possibile per arrivare alla canzone finita. In realtà è necessario prendersi del tempo tra la cattura dell’idea (processo creativo) e lo sviluppo della stessa (processo compositivo). Dobbiamo dare modo a quell’idea, concetto o frammento di attecchire nella nostra mente, almeno di non avere un’altra “botta di flusso creativo” in corso! Forzando troppo la mano, infatti, si rischia di perdere i nostri semi, non solo a livello testuale ma anche melodico. Ad esempio si può finire col produrre una sequenza banale di accordi o con una melodia interessante rovinata da un testo qualitativamente scarso e viceversa.

Come fare per evitare tutto questo? Innanzitutto cerchiamo di capire che forma può avere un seme.

Il seme di una canzone può essere un’idea, un tema, un personaggio, una situazione, un’immagine, un ricordo, un frammento di melodia. Ad esempio: mi trovo sull’autobus e vedo un’anziana signora che cerca di salire ma ha troppe buste in mano e si trova in difficoltà. (Ovviamente l’aiuto però la scena mi è rimasta impressa). Così scrivo sul taccuino: “Anziana signora sul bus. Troppe buste in mano.”

Questo, anche se può non sembrarlo, può essere il seme di una canzone. Il songwriter vede potenziali semi ovunque. Bisogna a questo punto prendersi del tempo e chiedersi sempre il perché.

  • Perché ho pensato che valesse la pena scrivere questo sul taccuino?
  • Perché questa scena mi ha colpita?

Perché mi dà un’emozione, perché mi ha sorpreso, perché mi ha fatto pensare a mia nonna che non c’è più. Queste sono tutte possibili risposte e una volta capito se la scena ha innescato in noi un ricordo o se la scena ci ha sorpreso o se vogliamo parlare del personaggio (l’anziana signora al di là sella situazione) o ancora se è la situazione che ci ha colpiti ad esempio l’indifferenza della gente sull’autobus, avremo isolato il nostro seme.

A questo punto il secondo passo è lavorare su quattro aspetti fondamentali che ci permetteranno di modellare il nostro materiale creativo:

Ritmo, Testo, Melodia e Armonia

Il Metodo della Bussola. E’ un metodo che utilizziamo qui a ScrivereCanzoni per i corsi di Songwriting. Quattro aspetti che potremmo visualizzare come i quattro punti cardinali di una bussola:

E’ importante riconoscere il ruolo dell’interplay di questi quattro pilastri di una canzone che non sono slegati tra loro ma bensì parte di un unico cerchio. Possiamo iniziare da una di queste quattro direzioni muovendoci liberamente avanti e indietro sul cerchio senza seguire per forza un senso (orario o antiorario). Dovete immaginare tante frecce che partono da ognuno di questi quattro cardini e che vanno in tutte le direzioni. Al di fuori del cerchio poi c’è il resto del mondo ossia la miriade di idee, temi, contenuti, emozioni, storie e personaggi di cui vogliamo raccontare e che possiamo fare convergere all’interno del nostro cerchio.

E torniamo così alla domanda iniziale: Prima la musica o il testo? Come abbiamo detto la creatività può prendere tutte le direzioni senza dover per forza cominciare dal testo o dalla melodia si può anche cominciare dal ritmo ad esempio; può capitare di avere un determinato ritmo in mente senza aver ancora pensato ad una melodia o si può partire dallo strumento improvvisando una progressione di accordi. Questo approccio a 360 gradi ci permette di sfatare anche il mito per cui sarebbe solo il testo a veicolare l’informazione, il massaggio, il significato ponendo la musica ad un livello di semplice accompagnamento soprattutto se si fa riferimento al cantautorato. Ebbene in realtà la magia di un brano risiede proprio nel continuo interplay tra testo e melodia: il suono delle parole e il ritmo delle frasi giocano un ruolo fondamentale nel veicolare il senso al di là del significato proprio delle parole, portando un messaggio più ampio all’ascoltatore. Succede così che una melodia priva di contenuto testuale come in “The Great Gig in the Sky” può risultare più evocativa di un testo fatto e finito. Pensiamo alla nostra frase di prima: “Anziana signora sull’autobus. Troppe buste in mano.” All’interno della stessa c’è già un’allitterazione interna “auto-bus, bus-te”. Questo elemento può esserci d’aiuto se vogliamo partire dal ritmo delle parole.

Quindi potendo partire da tutte le direzioni, come possiamo però dare forma alla creatività che rischia di impazzire sulla bussola quando ci si ritrova liberi di spaziare senza vincoli? Non si rischia di perdersi?

Come potete osservare, al centro del cerchio c’è una S che sta per struttura. E’ quello il nostro punto di riferimento. La struttura infatti non fa parte del processo del catturare l’ispirazione e raccogliere i semi ma del processo post-creativo, se vogliamo. La struttura è l’elemento che ci consente di controllare le interazioni del nostro materiale con tutti e quattro gli altri elementi della bussola.

La struttura, ad esempio, ci consente di distribuire il nostro materiale testuale in sezioni: intro, strofa, ritornello, ponte, special ecc così come ci permette di suddividere la melodia in misure, di stabilire il tempo di un brano ecc.

Starting Point per la scrittura di testi e musica

Una volta che abbiamo raccolto il nostro materiale, dobbiamo cominciare a muoverci sulla bussola. Diciamo che ci ritroviamo ad avere molto materiale testuale. Ciò che dobbiamo fare ancora una volta è domandarsi:

“Chi scriverebbe questa frase” (Troviamo la voce narrante)

“A chi potrebbe essere rivolta la frase” (Troviamo il personaggio)

“In quale situazione qualcuno direbbe questa frase” (Troviamo la scena o la situazione)

Con solo tre semplici domande avremo trovato il personaggio e la storia con tanto di situazione e voce narrante. (Per approfondimenti vedi “ScriviTi una Canzone”)

Nel caso invece il nostro materiale sia fatto di contenuto melodico senza testo, le domande a cui dobbiamo rispondere sono:

“Di che cosa potrebbe parlare una canzone con questa melodia?”

“Che cosa evoca in me questa melodia?”

“Questa melodia si adatta di più a un testo malinconico, allegro, triste, nostalgico, di speranza o altro?”

Il punto di partenza resta comuqnue quello di porsi delle domande al fine di delineare la nostra idea, modellare il nostro materiale ed infine vedere sbocciare la nostra canzone.

2 Consigli sugli errori da evitare:

  1. Evitare di ricreare e ricadere sempre nello stesso schema metrico. A volte può essere un tratto distintivo per un songwriter ma alla lunga annoia.
  2. Comporre seguendo sempre la stessa progressione di accordi. C’è chi scrive canzoni usando sempre il giro di Do. Cercate delle progressioni di accordi più interessanti.